Un’interazione completa fra prima squadra e settore giovanile per favorire la crescita dei ragazzi, formandoli e dando i consigli giusti per migliorarsi. Il 360 GG Monastir non si sofferma soltanto sulla rosa che sta disputando il suo primo campionato di Serie A, ma anche su tutte le selezioni legate ai giovani. «Il nostro progetto deve passare assolutamente attraverso la crescita dei ragazzi locali», segnala Andrea Barbarossa, vice allenatore della prima squadra e allenatore dell’Under-19. «In questi anni abbiamo fatto un ottimo lavoro: due stagioni fa siamo riusciti ad arrivare alle fasi nazionali, da quel ciclo siamo riusciti a portare in prima squadra già in Serie A2 giocatori come Cianchi, Cara e Murroni. L’obiettivo attuale è di portarne altri: quest’anno ci sono Marras, Maxia, Pileri, Rosas e Sireus che si stanno allenando in pianta stabile con la prima squadra. Speriamo che possano trovare spazio al più presto in Serie A».
Il metodo
L’obiettivo del 360 GG Monastir, nelle categorie giovanili, è soffermarsi sulla formazione. «Vogliamo che i ragazzi seguano gli stessi principi e gli stessi metodi della prima squadra, in modo tale che nel momento in cui ci sarà il salto di categoria ed entreranno in prima squadra saranno pronti», segnala Barbarossa. Per questo la società si avvale di tecnici qualificati, a stretto contatto coi ragazzi, e con gli stessi giocatori e membri dello staff della prima squadra che seguono i giovani per permettere una formazione tecnica e tattica adeguata. Questo per tutte le categorie, dai più piccoli sino all’Under-19. «La preparazione dei tecnici è fondamentale, anche il loro inserimento nello staff è ponderato in base ad attente valutazioni e crediamo di poter dire di avvalerci di formatori di grande livello, con particolare attenzione alle categorie giovanili per noi le più delicate e che meritano le migliori attenzioni. L’inserimento da quest’anno di Giorgio Mascia è l’esempio più immediato, sicuri che stiamo parlando di uno dei tecnici più preparati a livello giovanile».
La gestione
Oltre alle squadre giovanili, il 360 GG Monastir ha inserito anche una formazione nel campionato di Serie C2, dove i più grandi della rosa sono del 2003. Questo permette di fare esperienza con i giovani ma in un torneo di adulti, avendo subito delle partite di livello che mettano i ragazzi subito a contatto con ritmi e situazioni che poi potranno ritrovare nel corso della loro carriera.
Gli obiettivi
La fusione con il Monastir ci ha permesso di unire forze e strutture importanti, completandoci reciprocamente e avviando quel percorso formativo comune tra calcio a 11 e Futsal nel quale crediamo tantissimo. Noi siamo convinti che la formazione ideale di un giovane calciatore passi attraverso la conoscenza di entrambe le discipline e delle rispettive specificità. Questo permette all’atleta di poter poi scegliere quale disciplina sia più adatta a lui e la società sarà in grado di offrirgli opportunità di importante livello, considerando che nel calcio a 11 il Monastir partecipa al massimo campionato regionale e nel Futsal in quello nazionale.
Tomaso Arzu è un esempio in tal senso, arrivato al futsal dopo aver giocato in Eccellenza (vedi articolo). «Vogliamo sperimentare la nostra metodologia di lavoro anche nel calcio a 11, come abbiamo già fatto qualche anno fa con una collaborazione col Cagliari Calcio. Questo perché siamo convinti di poter dare un bagaglio in più, che completi la formazione dei ragazzi», il messaggio di Barbarossa. «L’Under-19 è una squadra giovane, con ragazzi di esperienza fuoriquota 2003 e un gruppo di 2004, 2005 e 2006 di ottime prospettive. Alcuni sono con noi dall’anno scorso, altri si sono aggiunti: speriamo di vedere al più presto la loro crescita, magari aggregando qualcuno di loro in prima squadra». Sempre mettendo al primo posto lo sviluppo del ragazzo e la sua adeguata formazione.
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